Bellissimo vedere come San Paolo si sia conformato totalmente a Cristo! i suoi pensieri e le sue azioni si richiamano sempre a quanto Gesù pensava e faceva… Chissà quanta fatica per dominare il suo io e addomesticarlo secondo le logiche evangeliche! San Paolo, poi, con quel suo carattere così sanguigno e focoso… Eppure, nella pagina che oggi leggiamo dalla Lettera a Filemone, emerge l’uomo nuovo, completamente trasformato: è vecchio, è vero, ma ciò che manifesta non è semplice opera del tempo ma anche di volontà e preghiera! Qual è il gesto così evocativo di una trasformazione? Si tratta di una richiesta a Filemone di accoglienza nei confronti di un suo amico personale, forse con qualche pendenza nei confronti di Filemone stesso… San Paolo scrive così: «Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso. E se in qualche cosa ti ha offeso o ti è debitore, metti tutto sul mio conto». Proprio questo essere disposto a pagare di persona al posto di un altro mi sembra un atteggiamento chiaramente cristiforme! La capacità di mettersi in gioco, di chiamarsi in causa per il bene di un altro non appartiene alle inclinazioni naturali… c’è la gratuità, la disponibilità al sacrificio! Solo Gesù ha insegnato a fare questo… Buona giornata