A volte mi capita di perdermi dentro l’infinito… sento tutta la finitezza della mia vita… che cosa sono rispetto alla grandezza del mondo, all’immensità dello spazio, all’eternità del tempo? Un granello di polvere! Eppure, per me Gesù, il figlio di Dio, ha dato la vita: perchè sono degno di così grande dono? Non si può andare oltre con superficialità: si Dio ha investito il Figlio per me, significa che ai suoi occhi la mia vita è preziosa! Ha un senso la mia vita, non posso andare avanti a spizzi chi e bocconi: devo dare il massimo! Non sarò chiamato a lasciare un traccia indelebile ma la mia parte la posso fare solo io, nessun altro al mio posto! Certo, è doveroso riconoscere che io non sono solo: con me c’è lo Spirito che fa… io la mia parte e Lui la sua! San Paolo esprime chiaramente questo concetto nelle seguenti parole: «Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo». Paolo ricorda che tutto ciò che facciamo è sorretto e accompagnato dallo Spirito! Mai dimenticare che la nostra santità o è sinergica o, semplicemente, non c’è! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Maria che nel nascondimento si è spenta e consegnata al Padre