Qoelet scriveva: «Non c’è niente di nuovo sotto il sole». Vico ribadiva: “La storia è fatta di corsi e ricorsi“. Insomma: non ci dobbiamo stupire che l’uomo cada e si rialzi, che si abbassi e si innalzi, che involva ed evolva, che diminuisca e che cresca! Non c’è un tempo che possa essere definito come il migliore! Non c’è un epoca che possa essere ritenuta l’apice dell’umano! Si fa in fretta a esprimere giudizi trancianti su scelte fatte nel passato e a esaltare decisioni prese nel presente: un sano ed equilibrato giudizio esige disincanto, equidistanza, pacatezzaSan Paolo, seppure molto perentorio in alcune prese di posizione, nel brano che oggi leggiamo nella liturgia della Parola mostra criterio: sappiamo come il suo giudizio rispetto alla Legge sia categorico… rende schiavi! Solo la fede rende liberi… Tuttavia, riconosce alla Legge una sua legittimità storica: ha svolto un ruolo pedagogico! Ma proprio perchè aveva un compito pedagogico è destinata a cedere il posto alla determinazione dell’uomo adulto: «Sopraggiunta la fede, non siamo più sotto un pedagogo». La fede è l’amore, la comunione del figlio con il Padre! Dentro questo amore tutto è libertà e gioia! Niente è più legge… Siamo davvero arrivati tutti a questo stadio? Un po’ di legge, mi sa, ne abbiamo ancora bisogno… Buona giornata