Saul è geloso di Davide. Ci sta: è più intelligente, più strategico, più amato e ne prova invidia. Davide, per la verità, non fa nulla per affermarsi e per superare Saul. Anzi: ha un rispetto assoluto del suo ruolo in quanto istituito direttamente da Dio. Davide gode di un consenso allargato. Saul non solo ha perso il suo appeal presso il popolo ma anche – e soprattutto – la benedizione di Dio… Così decide in cuor suo di mettere apposto la questione con la forza: sopprimendo Davide. Crede in se stesso! Crede nella sua potenza! Davide, al contrario, nonostante si senta braccato da Saul e potrebbe averla facilmente vinta nei suoi confronti decide di lasciare la sua causa nelle mani di Dio: «Il Signore sia arbitro e giudice tra me e te, veda e difenda la mia causa e mi liberi dalla tua mano». Qui sta la sua forza: ripone la sua causa in Colui che, solo, giudica secondo giustizia. Proprio come Gesù. Come è facile rileggere questa icona biblica dentro la nostra vita: quante volte crediamo di risolvere le nostre controversie con l’astuzia o, peggio ancora, con la forza! Occorre imparare che non tutto è nelle nostre mani… l’obbedienza alla volontà di Dio è la resa paziente alla sua opera… Buona giornata
p.s. Una preghiera per Graziella che dopo lunga tribolazione, ora riposa nella pace
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