Siamo in un momento di passaggio che può aiutare tutti noi a fare un po’ di discernimento, a me parroco e a voi comunità… c’è un aspetto umano che è bene che viviamo con molta spontaneità: è normale ed è giusto che i legami si facciano sentire e mostrino tutta la fatica a sciogliersi! Se non dovessimo sentire alcun dolore nel separarci dovremmo verificare se davvero ci siamo voluti bene! Quindi: sento il dolore di tanti e, vi assicuro, avverto un dolore intimo che fatico a descrivere… sono felice di avere questo dolore perchè significa che non ho scherzato ad amarvi! E, però, c’è un aspetto spirituale, di fede, che va pure preso in considerazione con altrettanta verità: chi seguiamo? Per chi stiamo dando la vita? Quanto siamo capaci di non possedere le persone e amarle fino alla fine nella totale libertà? Ecco: il rispondere a queste domande mi permette di dire convintamente il mio sì alla missione che il vescovo mi affida! Vi ho amati e non smetterò di amavi… ma non voglio assolutamente pensare che il mio amore sia sufficiente alla vostra gioia! Oltre al mio amore si aggiungerà quello del prossimo prevosto… al vostro amore si aggiungerà quello di altri fratelli… Tutto si amplifica! Perchè questo è il modo di agire di Dio! E come ascoltiamo oggi dagli Atti degli Apostoli ricordiamoci: «dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni». Buona giornata