Non dobbiamo smettere di ripetercelo: il cristianesimo non è una religione ma una vita nuova! Cioè: non è una serie di norme e di comportamenti da correggere e da adeguare dentro una vita naturale normale… il vangelo di Gesù consiste in una vita totalmente rinnovata, dove i criteri ovvi e scontati del quieto vivere sono scardinati e ribaltati! Si tratta di vivere in Cristo, alla maniera di Cristo, fino a riconoscere con semplicità, come Paolo, «Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me» . Pertanto, le parole che il Vangelo oggi ci suggerisce non sono una morale, non sono obiettivi che con la volontà si possono raggiungere… impossibile! Piuttosto, sono dimensioni che prendono vita in noi nella misura in cui non pensiamo più secondo il mondo ma secondo Cristo! È una vera e propria rivoluzione esistenziale: i criteri non sono più gli stessi… non la conservazione di sé, ma il dono totale! Non l’accumulo ma la perdita! Non l’interesse personale ma quello altrui!
«Io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra» : chi può considerare un suggerimento di questo genere accettabile se rimane dentro una logica mondana? Siamo, oggettivamente, in un’altra dimensione. Solo riconoscendo Cristo il nostro uomo interiore è credibile un pensiero di questo genere… Ancora: «io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano» . Paradossale! Chi ha una idea di questo genere? Nessuno! Non è per niente naturale… solo immersi, battezzati, inzuppati dello Spirito di Cristo è possibile vedere una bellezza in questo modo di essere! Solo investiti dalla Grazia è possibile abbandonare l’uomo vecchio e vivere da uomini nuovi! Buona domenica