C’è poco da fare: siamo più attaccati alla vita con la “vi” minuscola che alla Vita con la “vi” maiuscola! Non che una non conti nulla e l’altra tutto ma l’una senza l’altra non sono niente! Una vita semplicemente biologica è inesorabilmente destinata alla morte, non ci sono dubbi… ogni volta che tumuliamo un corpo l’evidenza è schiacciante! Ma è pur vero che un Vita spirituale non può essere umana se non declinata dentro una vita biologica: la vita spirituale si esplica dentro il vivere quotidiano. Prendersi cura della vita spirituale suppone avere a cuore pure la vita biologica! La tentazione è quella di fermarsi lì: «i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane». I discepoli hanno sulla barca il Pane che dà la vita ma la loro preoccupazione riguarda il nutrimento… Hanno appena assistito al miracolo della moltiplicazione dei pani che è il segno di un’abbondanza di vita per tutti, eppure hanno paura di rimanere senza cibo! Hanno sulla barca Colui che sfama il mondo, la Vita che sazia per l’eternità e sono ancora preoccupati di salvarsi la pelle! Ci preoccupiamo più della vita che perisce o della Vita che non ha fine? Chiediamocelo sempre… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Nicola perchè il Signore lo accolga tra le sue braccia misericordiose