«Figlio dell’uomo, ecco, io ti tolgo all’improvviso colei che è la delizia dei tuoi occhi: ma tu non fare il lamento, non piangere, non versare una lacrima». Una richiesta esagerata, al limite del possibile… può Dio chiedere una cosa dell genere? Certamente va considerato il linguaggio profetico, nell’intimità profonda tra Dio ed Ezechiele chissà che chiarezza di visione c’era… Fatto sta che noi leggiamo questo testo e vi riconosciamo una rivelazione divina! Attraverso il vissuto dell’uomo Dio parla… attraverso il linguaggio che noi utilizziamo nel vivere, gli uomini conoscono Dio! Fuori dubbio che la maniera attraverso la quale affrontiamo le sfide della vita è espressione delle convinzioni profonde che stanno al fondo del nostro cuore! Non si tratta di fare gli ipocriti, ma dal nostro modo di fare e di essere deve assolutamente trasparire la nostra interiorità! Credo che ci sarà sempre un margine di squilibrio tra il nostro essere e il nostro operare, ma nell’esercizio della nostra libertà esprimiamo le nostre scelte di fondo! Non saremo mai fini in fondo coerenti ma il tentativo di far coincidere il cuore con la vita resta una scelta davvero nobile! La profezia continua: occorre essere il più possibile in sintonia con il Signore! Buona giornata