È abitudine comune confondere la salvezza con il benessere, con una vita senza problemi. Tanti pregano facendo una sorta di sortilegio a tutela del presente e del futuro. Il fallimento di questa considerazione è subito dietro l’angolo… La testimonianza di San Paolo in questo senso è esemplare: «Quali persecuzioni ho sofferto! Ma da tutte mi ha liberato il Signore! E tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati». Di che liberazione parla? Non certo di preservazione dalla prova! Si tratta, invece, della capacità di attraversare la persecuzione senza cedere allo sconforto! Le parole di Paolo dicono ancora di più: una sana vita di fede porta inevitabilmente alla lotta… Pertanto, da buoni cristiani, se siamo troppo pacifici e sereni, dovremmo farci qualche domanda! Non è che abbiamo abbandonato il terreno della battaglia scendendo a patti con il maligno per una vita vuota e asettica? Ricordiamoci: la persecuzione non ha a che fare con soli nemici esterni! Può darsi che nella carità riusciamo a costruire attorno rapporti di stima e benevolenza… La persecuzione più terribile è quella che si sviluppa nel cuore! Quella che avvertiamo spiritualmente… nella tentazione permanente di cedere all’individualismo, al menefreghismo, alla pigrizia, all’indifferenza… queste le persecuzioni più perniciose! Buona giornata