Chi può vantare nella propria vita di non aver mai avuto uno screzio o un litigio con qualcuno? Neanche Gesù! Quante tensioni con farisei e scribi… non si contano… eppure, nessun discepolo ha posto delle obiezioni alla sua divinità a partire da questa verità! Fa parte della originalità di ciascuno incontrarsi e scontrarsi con la diversità dell’altro: la sfida aperta è riconoscere sempre e comunque la dignità dell’altro e attendere con pazienza la realizzazione di una comunione sempre più piena! Sentite cosa dice Giovanni nella sua lettera: «Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli». Se ami i fratelli la luce e la pace regnano sovrane nel cuore: è una vera Pasqua, un autentico passaggio da morte a vita! E come è vero… Quante persone conosco che vivono nel buio pesto del rancore per torti subiti o arrecati! Giorni, mesi, anni buttati all’aria coltivando risentimenti e meditando vendette… Molti dicono di aver superato il problema con la cosiddetta “indifferenza” ma è tutta una illusione: nel cuore non c’è pace! Il ricordo e la memoria non danno tregua… Amare i fratelli, riconoscerne la dignità, è il trampolino di lancio per il paradiso! L’ostilità è la porta d’ingresso per l’ospitalità… Buona giornata