Ieri sera ho avuto un colloquio con una persona che rispetta chi crede ma li ritiene troppo dogmatici, chiusi nelle proprie certezze, ancorati a una verità forte che non permette alcun confronto. Sosteneva pertanto che il metro di conoscenza più adatto fosse il dubbio: il mettere in discussione ogni pensiero in modo tale da essere effettivamente liberi… Faccio una fatica immensa stare a parlare con questi presupposti! Non capisco che senso possa avere! Qualora uno arrivasse anche a dimostrare la verità di un pensiero, per principio dovrebbe negarlo… mah… Leggendo le parole di Gesù nel Vangelo di oggi mi hanno illuminato: «Vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospirò profondamente e disse: “Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno”». È inutile mostrare segni a chi è chiuso nel pregiudizio,,, così che è inutile parlare a chi nega un qualsiasi criterio veritativo… Sapete cosa mi viene da dire? Che credere è uno spettacolo! Che credere mi fa felice! Che credere è di una bellezza inenarrabile! Che credere significa avere una casa dove dimorare… pur uscendo ogni giorno con la curiosità di conoscere e meravigliarsi! Buona giornata