A volte è bene che ci ripetiamo il nocciolo della fede cristiana per evitare tutte quelle riduzioni e quelle semplificazioni che, facilmente, prendono il sopravvento nel sentire comune. San Paolo riassume così il kergma, cioè il rimo annuncio della Comunità primitiva: «Ho trasmesso quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici». La fede non riguarda contenuti, idee, ideali, valori ma fatti, eventi. Significa che è successo qualcosa di eclatante e delle persone sono rimaste folgorate. Successivamente, dentro un’esperienza credente di riferimento – l’ebraismo – ne hanno compreso il senso e lo hanno spiegato. Il “secondo le scritture” è il quid che da spessore all’evento cristiano! Senza l’Antico Testamento – le Scritture – non sarebbe possibile comprendere Gesù! A volte mi chiedo se coloro che si dichiarano cristiani sanno veramente cosa significhi… mi chiedo quanto abbia peso il dato storico… A volte ho la netta sensazione che potremmo sostituire Gesù cn qualsiasi altra divinità e non avremmo grosse obiezioni! L’importante è “credere in qualcosa”, dicono molti cristiani… Non è proprio così! Facciamoci un po’ di domande… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Gina che sazia di giorni ritorna al Padre nel quale ha creduto e sperato