Ciò che è umano ha a che fare con il divenire. Anche la fede, essendo una facoltà umana, si coniuga con i processi del tempo e della storia. Non c’è nulla di umano che non interferisca regolarmente con la libertà, cioè con la scelta. L’uomo è ciò che ama, è ciò che sceglie, è ciò che desidera… nel tempo le situazioni cambiano, i fatti provocano, i pensieri sollecitano… non si è mai imperturbabili e impassibili! La Parola di Dio che oggi ascoltiamo ci mette di fronte alla vitalità del nostro rapporto con Dio: non si tratta di fedeltà a riti e a consuetudini ma di fiducia e di comunione da rinnovare. Nella prima lettura leggiamo la sollecitazione di Giosuè nei confronti del popolo a riformulare l’Alleanza con JHWH: dopo tutto quanto vissuto nell’esodo Israele desidera veramente essere fedele a Dio che l’ha salvato? Israele dice di sì! Ha ancora vivo l’entusiasmo della salvezza… basterà pochissimo tempo per scordare i doni ricevuti e tradire l’Alleanza! Nel Vangelo, Gesù chiede ai suoi Dodici se vogliono davvero stare con Lui… moltissimi hanno fatto la scelta di andarsene… Pietro non ha dubbi: sta con il Signore! Sappiamo cosa farà nel tempo della passione… Non sappiamo essere fedeli alle promesse… l’unica possibilità che abbiamo è credere, fidarci e affidarci di Colui che solo è fedele! Buona domenica