Ascoltiamo oggi una pagina di Vangelo che sembra di vederla tanto è descritta bene nei suoi dettagli e nel suo più nudo realismo. Filippo che viene avvicinato da persone straniere che, probabilmente, hanno sentito parlare di Gesù e lo vogliono incontrare… non sa che cosa fare e come comportarsi e allora si confronta con Andrea… insieme decidono di andare da Gesù e avvisarlo della visita. C’è come una tensione, direi quasi un timore di disturbare il Maestro… Gesù risponde in una maniera altra rispetto all’immaginabile: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato». A che cosa si riferisce? Ovviamente alla sua croce! Sostanzialmente Gesù dice: “se quei greci mi vogliono veramente conoscere devono vedermi Crocifisso”! È la sua morte ignominiosa il criterio di discernimento necessario alla fede… Probabilmente, i greci cercavano segni… come sempre…forse anche noi non riusciamo a capire questa cosa! E poi la confessione umanissima di Gesù: «Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora?». L’ora del dubbio, della paura, della fatica, è esperienza normale di chi accoglie la sfida di vivere in maniere filiale la propria esistenza… Gesù mostra che alla tentazione di mollare tutto è doveroso fare memoria dell’amore del Padre che non manca di glorificare chi dona la sua vita in suo nome! Nella vita filiale non siamo esonerati dalla fatica e dalla prova: ci sono momenti di oscurità e di dubbio… se abbiamo imparato a vivere non secondo la natura ma secondo Dio è bene che ci armiamo alla lotta! Non finiremo mai di combattere contro la mediocrità e la banalità… Quante persone in questa pandemia hanno abbandonato una vita di fede, chiudendosi a riccio, nel tentativo strenuo di difendersi dalla morte… stiamo attenti! “Chi ci separerà dall’amore di Cristo?”: ne siamo convinti?