Nei miei deliri di onnipotenza sento il bisogno di ripetermi che il Vangelo è per chi si sente bisognoso e non per chi si sente giusto. Se non me lo ripeto inizio a lamentarmi perchè, sempre più, la gente si allontana e non segue la proposta della fede. Proprio l’esordio del Vangelo che leggiamo oggi ci conferma in questa direzione: «Si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano». È così: chi è felice, chi è sereno, chi è ricco, non cerca, non chiede, non prega. E va bene così… non c’è motivo perchè ci si debba arrabbiare! Gesù ci invita a rallegrarci con quelli che sono nella gioia e piangere con quelli che sono nel pianto. Può essere che quella felicità non sia autentica e sia generata da qualche idolo… lo si può ricordare ma solo nel momento in cui il ricco perde la sua ricchezza incomincia la sua ricerca del vero bene! Ecco: Gesù ci invita ad occuparci dei peccatori, degli sbagliati, dei bisognosi, dei poveri, di chi arranca! Papa Francesco non perde occasione per ricordarci che la Chiesa è e deve essere fatta di poveri… che fatica spogliarci della nostra saccente presunzione di giustizia… Buona giornata