Chi non crede pensa che tutto quello che si fa ha senso o non ha senso nell’immediato. Pertanto il giudizio sulle azioni è semplicemente personale o, nella migliore delle ipotesi, sociale: i comportamenti sono giudicati dai propri codici etici a prescindere da ogni riferimento esterno. Chi crede non si accontenta del proprio giudizio perché sa che le sue azioni travalicano l’istante, hanno una ricaduta che va oltre il tempo… Noi non costruiamo semplicemente la città terrena ma anche quella celeste! Con il nostro agire il sogno di Dio si realizza! Dio si riconosce nelle nostre azioni… Mi piace ricordare qui le parole del Padre nel battesimo di Gesù: “Questi è il figlio mio nel quale mi riconosco”! Ecco: ogni volta che compiamo un’azione dovremmo sentire che lo sguardo di Dio è su di noi… se agiamo bene con il suo compiacimento… se agiamo male con la sua delusione… Un’espressione del Vangelo di oggi mi ha fatto pensare: «Così anche il Padre mio celeste farà con voi…». Non è una minaccia ma una conseguenza del nostro agire! Il Padre ha una così alta considerazione di noi che accetta di misurare il suo amore sul nostro… è un paradosso esagerato ma che non può non smuovere la nostra coscienza! Buona giornata