Chissà quando si riuscirà a riconoscere alla fede la sua vera identità… ogni volta che incontro qualche persona che frequenta poco è inequivocabile il riferimento all’essere bravi, giusti, corretti. Tutto ciò c’entra con la fede in quanto la fede ispira i comportamenti e le azioni ma non è la fede! Mi sembra provvidenziale il racconto che oggi leggiamo nella Liturgia della Parola  della conversione di San Paolo: un violento, un persecutore, un omicida seriale, che, proprio nel pieno esercizio della sua cattiveria, vive un ribaltamento del cuore! «Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti?» si sente dire da una voce. Di chi è questa voce? Non lo sa… Lui perseguita i cristiani, non una persona sola! Questa voce si identifica: «Io sono Gesù, che tu perséguiti!». Paolo apre gli occhi ma non vede! La fede non è un colpo di fulmine… Non si crede per illuminazione! È necessario che Paolo vada da Anania, un discepolo di Gesù: deve incontrare una comunità e imparare a vedere diversamente. Chi crede per intuizioni personali è sempre a rischio di grandi devianze… Anania invoca lo Spirito su Paolo e le squame degli occhi si dissolvono! Cosa succede? Paolo inizia a predicare che «Gesù è il Figlio di Dio». Non si dice che diventa buono e bravo ma che crede in Gesù, Figlio di Dio! Questo è il passaggio della fede… Buona giornata