Ogni volta che si legge il racconto del tradimento di Giuda vengono i brividi. Sembra impossibile che uno che ha visto tutto quello che ha fatto Gesù, ma soprattutto ha sperimentato la grandezza e la gratuità del suo amore, sia capace di un abbandono così vile! Forse, il tremore che assale è legato all’immedesimazione nel personaggio… l’evangelista Matteo usa un’espressione che sembra presagire questa verità: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà». È molto probabile che quella sera tutti gli apostoli abbiano messo le mani nel piatto: lo aveva fatto girare proprio Gesù perchè tutti mangiassero di quell’unico Pane. Per questo tutti i discepoli all’affermazione di Gesù «Uno di voi mi tradirà» incalzarono «Sono forse io?». Sì, siamo tutti così… tanto infedeli… tanto facili al cedimento… a Giuda sono bastate «trenta monete d’argento» per vendere Gesù… Quanti sono i nostri compromessi? Quante sono le nostre scappatoie per non prendere sul serio l’amicizia con Gesù e d evitare di schierarci con Lui? Ho pensato al patriarca Kirill che per non venir meno alla lealtà con il potere costituito si è allineato a logiche antievangeliche… Ma Kirill sono anche io, tante volte… siamo davvero traditori! E non per modo di dire… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Florinda che dopo lunga inabilità si accinge a vivere la sua pasqua con Gesù