Abbiamo da pochi giorni celebrato la “giornata della memoria“: alla televisione sono state mostrate per l’ennesima volta le immagini crude e spaventose delle vittime della dittatura nazista… non si può non rimanere scioccati e sdegnati! Come può un uomo ridurre un uomo in quelle condizioni? Non sembra possibile, è davvero inimmaginabile! Ho in mente pure una scena del film su monsignor Oscar Romero, vescovo del San Salvador, ucciso dal regime militare: stava in prigione e un prete che era stato catturato insieme a lui veniva torturato nella cella accanto… si sentivano grida di dolore strazianti e il Vescovo che disperato urlava “siamo esseri umani”! Mi ricordo pure le scene tragiche dell’esecuzione dei dittatori Ceausescu, Saddam e Gheddafi… ho sempre provato tanta pena e tristezza. Benché colpevoli e da meritevoli di condanna per l’enormità della loro cattiveria, non credo sia mai da considerare una vittoria il disprezzo della dignità che spetta ad ogni essere umano. Tutti questi pensieri a partire dall’esortazione della Lettera agli Ebrei: «Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che sono maltrattati, perché anche voi avete un corpo». Quando si arriva ad essere insensibili allo sguardo sofferente dell’uomo è la fine della civiltà! Buona giornata