Gesù non è un eroe. Gesù non compie un’impresa prometeica tanto da lasciare tutti a bocca aperta. Gesù muore tragicamente in croce per mano di nemici laici e religiosi. La vicenda di Gesù sarebbe rimasta un atto della storia totalmente sconosciuta e indifferente. Casi di cattiva giustizia ce ne sono tanti e non rimangono così indelebilmente stampati nella memoria… Gesù rivela nitidamente in anticipo quale sarà il valore aggiunto della sua vita: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». È il rapporto con Dio Padre è il punto cruciale il punto prospettico attraverso il quale leggere e capire l’avvenimento: Gesù non fa nulla da solo, non punta su se stesso, non ha come scopo quello di mettersi al sicuro, di uscire vincitore dal conflitto con i suoi oppositori… Gesù si disinteressa completamente di quello che gli sta succedendo, non accenna a difese o a stratagemmi di messa insicurezza. Gesù ha semplicemente la certezza che la sua causa è nelle mani del Padre: questo gli basta! Non ci insegna qualcosa in questo tempo di così grande tormento? Buona giornata