«Maria prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo». Questo gesto di Maria mi ha sempre colpito. Trecento grammi di profumo sono quantitativamente  una esagerazione. Anche sul valore economico non si scherza. Qualcuno si è divertito a fare una sorta di calcolo del valore economico sembra equivalesse ai nostri attuali 9400 euro, pari un anno di lavoro di un soldato. Le ipotesi sono due: o era una famiglia di estrazione molto alta – ma pare improbabile – o c’è una attestazione di valore verso Gesù davvero stratosferica… Maria capisce che Gesù vale tutta la ricchezza della vita. Non si può puntare parzialmente su Gesù! Se la liturgia del lunedì santo propone alla nostra attenzione questo brano è perchè ci è richiesta una decisione radicale nella dedizione e nella consacrazione alla celebrazione della Pasqua di Gesù! Non può essere un tempo come gli altri. L’aroma della nostra preghiera deve invadere tutto il mondo che ci sta attorno! Tutti devono poter sentire la fragranza dell’amore che si sprigiona da Gesù… “Giuda” ci dirà che ci sono altre cose che si possono fare, forse più importanti della preghiera… lasciamolo dire.. noi sprechiamo profumo… Buona giornata