Tutti noi abbiamo un io manifesto e un io nascosto, un io che facciamo vedere e un io che teniamo segreto. Generalmente ci occupiamo maggiormente dell’io manifesto in modo tale da custodire la nostra buona fama, affinchè la gente ci stimi e ci apprezzi… poi, nel segreto, abbiamo tutta una serie di negatività che preferiamo mantenere all’oscuro, sperando che nessuno le scopra… Qual è il problema? Il problema è che Gesù ci mette in guardia e ci ricorda: «il Padre tuo vede nel segreto». Intendiamoci: non è un guardone, una sorta di grande fratello che scruta l’intimità per buttarla ai quattro venti… Il Padre guarda nel segreto, nel senso che è attento alla nostra verità più intima! È il custode somma della nostra libertà, della nostra trasparenza! Essere qualcuno che non si è, è un opera faticosissima, che prima o poi fa esplodere! Occorre aver cura del nostro segreto come priorità assoluta, non della nostra esteriorità… meglio essere un po’ zoppicanti ma autentici che essere perfetti e inautentici! Alla fine, che conta nel bilancio finale della vita, è il nostro cuore… è quello che Dio considera! Conta se abbiamo un cuore che ama non che la facciamo franca davanti agli uomini! Buona giornata