Cosa siamo al mondo a fare? È giusto porsi una domanda del genere? Credo sia solo l’uomo che si ponga una tale domanda… l’ape che vola tutto il giorno per fare il miele e muore nel giro di quattro/cinque mesi si chiederà perché fa tutto quello che fa? Mi chiedo: quale differenza c’è fra il nostro lavoro e quello di un’ape? C’è una differenza? Sono certo che molti direbbero che non c’è alcuna demarcazione fra noi e un ape… eppure io credo di sì! Il nostro lavoro ha un ritmo e uno scopo diversissimo! L’ape si identifica con la sua attività… l’uomo no! L’uomo esercita una professione, non è la sua professione! L’uomo anche se non lavora ha una dignità… Di Gesù dicevano: «Non è costui il figlio del falegname?». Certo che era il figlio del falegname… ma non solo! Era il Figlio di Dio! La comprensione di questo dato è imprescindibile per riconoscere la sua identità e la sua dignità! Così è di ogni uomo… se smarriamo il di più diventiamo tutti schiavi, macchine, automi… Il lavoro è la forma attraverso la quale l’uomo contribuisce a rendere vivibile il mondo! Affinché il Regno di Dio si faccia! Non primariamente per i soldi ma per umanizzare il mondo! Chissà se il primo maggio avrà questi contenuti… Buona giornata