Ogni cosa che ha a che fare con l’uomo, ogni atto che chiama in causa la sua libertà e volontà, è di per se stesso ambiguo: può volgere al bene o al male! Abbracciare è buono o cattivo? Dipende dall’intenzione! Guardare alle persone? Dipende dalla finalità! E mangiare? Dipende se è per saziarsi o per ingozzarsi! Tutto è bene e tutto è male: in base a come noi agiamo, la realtà muta. Chiediamoci: digiunare è una cosa buona o una cosa cattiva? Dipende: se è semplicemente per esercitare un controllo su di sè può essere fortemente deleterio… ci sono persone che entrano nel tunnel devastante della malattia con disturbo alimentare soffrendo terribilmente! Digiunare o ha a che fare con una scelta di amore per fare più spazio all’altro o è una esaltazione abnorme del proprio ego! Anche il digiuno religioso può prendere una piega peccaminosa… ce lo ricorda oggi il profeta Isaia: «Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?». Verifichiamo il nostro digiuno a partire da queste semplici ma disramanti osservazioni… Buona giornata