Il popolo d’Israele godeva della stima e del rispetto di tutti i popoli vicini perchè aveva norme e leggi che mostravano un profondo rispetto dell’uomo. La sua esperienza di nomadanza prima e di esilio poi lo aveva messo in contatto con diverse culture e Israele era riuscito a trarre il meglio di ciascuna e farne una sintesi di alto profilo. Tuttavia, nonostante leggi molto avanzate nella promozione del diritto e della giustizia, la cattiveria, l’odio, la malvagità, l’invidia, l’avidità, non si contenevano: l’esperienza è che la legge non riesce a cambiare il cuore dell’uomo! Le usurpazioni e le ingiustizie non si contavano… Per ovviare a questa durezza del cuore, il Signore chiese di istituire ogni cinquan’anni un anno cosiddetto giubilare: «Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti». Si tratta di un anno in cui l’uomo azzera il suo potere e la sua autonomia e lascia regnare Dio secondo le sue logiche: ne scaturisce un’esperienza di misericordia smisurata dove a tutti viene data l’opportunità di ripartire, riappropriandosi della propria dignità e dei propri averi! È evidente come il giubileo sia espressione del cuore di Padre di Dio: la giustizia umana si traduce attraverso la legge… quella divina attraverso l’amore! Come saranno i figli? Basta vedere il Figlio… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Gino che dopo pochi mesi dalla morte della moglie si unisce a lei nella lode e nell’adorazione del Signore