Sono sempre più convinto che l’alternativa non è tra credente e ateo ma tra credente e idolatra. L’ateo, sostanzialmente, non esiste! Non c’è uomo o donna che non credano in qualcosa (giustizia, benessere, uguaglianza) o qualcuno (genitori, figli, scienziati). Il confine tra credente  e idolatra è molto fine: è facilissimo credere di credere ed essere, invece, dei perfetti idolatri! Per questo Dio ha posto come primo comandamento questa parola: “Non ti farai alcuna immagine di Me“. La consuetudine più ricorrente nei credenti è quella di attribuire a Dio una identità predefinita, definendo troppo presuntuosamente i suoi contorni! Salomone, costruendo il Tempio, aveva detto chiaramente questa cosa: «Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruito!». La convinzione era la non riducibilità di Dio al Tempio… Nel tempo, i sommi sacerdoti e gli scribi arrivarono ad una esaltazione tale del tempio fino ad identificarlo tout court con Dio! La centralità del Tempio diventò talmente stringente da dimenticare totalmente il legame di Dio con la storia del popolo… Gesù contesterà apertamente questa deriva! Ricordiamocelo: da credenti siamo sempre terribilmente sotto lo scacco dell’idolatria! Occorre vigilare attentamente! Buona giornata