Ancora una volta Gesù regala un epiteto alle folle: Ipocriti! Il Signore è attento e comprende che è più facile per le persone valutare ciò che le circonda, il fuori, l’altro da sé, che il dentro, ciò che c’è in noi e nelle persone stesse. Dice infatti Gesù: Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E questa domanda la porge anche a noi.

Se ci guardiamo dentro o se osserviamo chi ci sta accanto sappiamo ad esempio misurare la fede? Ci preoccupiamo di come va – in noi e negli altri – il rapporto con Dio e con il divino in generale? Interveniamo su queste dimensioni profonde dell’uomo o lasciamo che tutto vada un po’ a caso? È importante parlare di ciò che si prova dentro e di ciò che si pensa; è necessario mettere sul tavolo, come si è detto, l’argomento della fede perché è rivolgersi a chi può indicarci la strada della vita e può suggerirci come agire nel quotidiano.

Oggi ad esempio il suggerimento che ci viene dato è quello di parlare direttamente con il nostro avversario o nemico e di sistemare le cose con lui, senza affidarle ad un terzo. Oggi ci viene detto di confrontarci faccia a faccia con l’altro, anche se dobbiamo arrivare al litigio, perché è più edificante questo per i nostri rapporti umani, piuttosto che far risolvere la cosa ad altri e lavarcene le mani.