A volte provo proprio un grande smarrimento… non capisco dove stiamo andando… da una parte ho un’esperienza di fede che mi fa intravedere scenari mozzafiato di bellezza, dall’altra tocco con mano un disorientamento delle persone che mi pare terribilmente tragico! Provo a condividere ciò che credo ma è come se ci fosse l’impossibilità di intendersi… il mondo possiede un linguaggio totalmente distante da quello della fede e così la fede non riesce ad arrivare al cuore! Rimane la forma religiosa che svolge il ruolo di narcosi del bisogno religioso ma che lascia un vuoto nella comunicazione della salvezza. La fede che un tempo era il minimo comun denominatore dell’umano oggi è diventata esperienza elitaria: occorre fare scelte radicali controcorrente perché riesca ad esercitare il suo potere eversivo! La domanda è sempre la stessa: accettiamo di mantenere in vita la religiosità popolare a discapito della fede o proponiamo scelte radicali di fede chiedendo un cambio di passo sostanziale circa le priorità? Gesù, nella sua preghiera sacerdotale così si esprime: «siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato». Possiamo di dire di essere questa “cosa sola” auspicata da Gesù? Siamo così divisi che manco sappiamo più se crediamo sì o no allo stesso Dio… c’è da pensare… Buona giornata