Sesto giorno di Novena. «Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili». Il primo potente che Gesù ha rovesciato è Dio stesso! Nell’immaginario comune Dio è visto come quello che sta in alto, quello che detiene il potere della vita e della morte, quello che decide il bene e il male, quello che va servito e riverito, quello che ha tutto e non ha bisogno di nulla… Ebbene: Gesù rovescia questo Dio e lo presenta come colui che serve, colui che ama fino a morire, colui che sa fare solo il bene, colui che perdona chi sbaglia fino a settanta volte sette, colui che ama i nemici… Gesù rovescia il dio creato dalla mente dell’uomo e innalza il Dio umile e misericordioso! Come lo innalza? Sul legno della croce! La croce è lo scranno più alto su cui Dio ha scelto di regnare! Nel bambino di Betlemme già vediamo prospettato questo obiettivo: Gesù non nasce tra i ricchi ma tra i poveri, non nasce tra i dottori del Tempio ma tra i pastori, non nasce nella città santa ma nella più piccola borgata d’Israele, non nasce tra i riflettori ma nel nascondimento di una capanna… Un Dio capovolto è quello cantato dal Magnificat di Maria! Buona giornata