Quando leggiamo il Vangelo non ci dobbiamo mai fermare alla prima impressione, a quello che è il significato letterale. La parola di Gesù ha un carattere sapienziale che richiede un’attenzione maggiore: c’è sempre una profondità che va oltre rispetto a quella che noi percepiamo nell’immediato.

Nel Vangelo di questa domenica Gesù non sta dando una lezione morale ai suoi discepoli del tipo: i ricchi nel dare molto della loro ricchezza danno il superfluo, mentre i poveri sebbene nel poco danno molto di più…  può essere vero, ma non sempre! Inutile istituire sempre lo scontro tra due categorie opposte di persone!

Gesù parla della relazione con Dio: con Lui o ci si gioca tutto o non conta niente! Non importa a Dio che facciamo delle cose buone: a Lui interessa il nostro cuore! A Dio interessa che non confidiamo più nelle nostre forze ma in Lui che ci da tutto se stesso! Questo rappresenta la vedova che mette due spiccioli che è «tutto quello che aveva» …

La vedova è proprio Gesù che non ha chi più lo ama, non ha più chi lo sposa, non ha più chi lo segue, eppure dona tutto quello che ha, la sua vita, per amore dell’amato… Non trattiene nulla per sé, non cerca di mettersi in sicurezza con i propri mezzi, ma si consegna totalmente nella fiducia completa al Padre.

Dobbiamo fare così anche noi? Non dobbiamo essere come i ricchi che danno solo il di più ma come i Gesù che da tutto se stesso? Ma sì, certamente… lo sappiamo bene! Ma ne siamo capaci? È possibile a noi metterci nelle mani di Dio che non vediamo se manco riusiamo più a metterci nelle mani di chi abbiamo accanto e ci ama?

Il Vangelo, proprio perché è Buona Notizia, ci dice che cosa Gesù fa per noi! Questo è l’annuncio che ci deve stupire e meravigliare ancora generando in noi una fiducia irremovibile! Lo crediamo?