Iniziamo a leggere il libro dell’Apocalisse di san Giovanni. Siamo agli sgoccioli dell’anno liturgico e la chiesa ci aiuta a riflettere sul nostro futuro. Bella questa cosa: noi così ripiegati sul passato, nel rimpianto di quello che è stato, siamo orientati volgere lo sguardo all’avvenire! Perché? Perché il passato ormai non ci appartiene più, il futuro invece è il risultato della sinergia tra la Grazia di Dio e la nostra libertà! Sul passato non abbiamo più possibilità… sul futuro sì! Una cosa è chiara: che il futuro non è un’astrazione ma è lo sviluppo del presente! Occorre mettere tutta l’energia per convertire l’oggi affinché il domani abbia possibilità di rinnovo e di bellezza! L’Apocalisse che parla del futuro è una serie di giudizi e di sentenze sul presente delle chiese: Gesù invita ad analizzare concretamente ogni singola comunità apportando i miglioramenti specifici per ciascuna… non è un richiamo generale e generico! Alla Chiesa di Efeso dice così: «Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza». Gesù parte dal positivo! Desidera incentivare la conversione laddove è già avviata… è inutile chiedere cose stratosferiche! L’importante è andare avanti nel cammino intrapreso! Errori ce ne sono, ma non importa! Ciò che è necessario è perseverare! Buona giornata