Nel vangelo di oggi il Signore Gesù si scaglia contro i farisei e contro i dottori della legge per ricordare loro quali sono le cose importanti da fare e quali invece quelle trascurabili, o da non fare. Il ritornello che torna ben quattro volte è: “Guai a voi”, come un monito fortissimo per queste due categorie di persone.

Intanto come prima cosa Gesù ammonisce sull’incapacità di anteporre la giustizia e l’amore, per preferire il rispetto della legge, quando invece bisognerebbe fare il contrario, senza trascurare nulla. Gesù sa che chi è giusto e ama davvero, di conseguenza rispetta anche la legge.

In secondo luogo punta il dito su chi pensa che l’importante sia essere visti e osannati, per far si che tutti abbiano la bocca piena del nostro nome, e non del nome di Dio. Che la gente lodi Dio e non noi.

Come terzo rimprovero, forse il peggiore, il Signore dice: “Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo”. In questo caso Gesù intende dire che i farisei impedivano alla gente di compiere gesti di giustizia, insegnando in modo buono e giusto, ma agendo con intenzione malvagia, come se dovessero nascondere le vere motivazioni delle loro azioni. E così offende anche i dottori della legge. Anche loro non sono da meno dei farisei perché non fanno quello che dicono.

Esigente Gesù! Buona giornata.