Nella sua preghiera al Padre, Gesù dice: «Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto». È il pastore che ha dato la vita per le sue pecorelle! È il pastore che ha messo a repentaglio la sua vita purchè nessuna delle sue pecore si perdesse! È il pastore che sente il dovere della cura e della custodia della pecora debole ed è disposto a rischiare la vita pur di non far soccombere la pecora nell’assalto del male! Ugualmente san Paolo, sublime imitatore d i Cristo: «per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voi». È il pastore che sente la responsabilità per il destino delle pecore a lui affidate! È il pastore che cammina notte e giorno per non permettere ad alcuna delle sue pecore di cadere nel burrone! È il pastore che accetta di spendere la sua vita pur di guadagnare quella della sua pecora! La stessa passione e lo stesso impegno lo chiede ai pastori, suggerendo oculatezza e vigilanza: «verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé. Per questo vigilate». La cura non è mai finita… Buona giornata