Ieri sera si è incontrato il Gruppo missionario dove c’è stato il dialogo con due donne rovellaschesi di origine marocchina. L’intento era quello di confrontarci per capire come favorire l’incontro tra i ragazzi stranieri e quelli italiani, al di fuori del contesto scolastico. Ne è scaturito un proficuo scambio di informazioni dove è emersa una sentita stima nei confronti dell’Italia per l’apertura e per l’ospitalità mostrate nei confronti delle persone extracomunitarie. C’è l’ammissione di una certa fatica di tante famiglie di immigrati ad integrarsi, per timidezza, per chiusura, per soggezione, per ignoranza… Non passano inosservati italiani che gratuitamente stigmatizzano gli stranieri come pericolosi, però sono una parte esigua! C’è il desiderio vero di creare ponti, di condividere idee, di confrontarsi nella diversità culturale, etnica e religiosa! Ho respirato un clima di vera fraternità! Leggendo queste parole dalla Lettera di san Giacomo: «Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali», mi sono sentito davvero soddisfatto! Davvero, quando da cristiani riusciamo a vivere in verità il Vangelo, i muri e le incomprensioni cadono! Rimane l’umanità, questo minimo comun denominatore che è quanto Gesù ha assunto e che è il luogo della comunione! Nell’umanità scopriamo la nostra comune appartenenza al Padre! Spettacolo! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Marisa che serenamente si è spenta e si è abbandonata al Padre