«Fatti un bagaglio da esule e di giorno, davanti ai loro occhi, prepàrati a emigrare; davanti ai loro occhi emigrerai dal luogo dove stai verso un altro luogo». Ecco il comando che Dio rivolge a Ezechiele. Di solito, Dio invita i profeti a riferire al popolo la sua “Parola” per consolare o per spronare… questa volta decide di conferire attraverso un gesto… Visto che Israele è sordo e non ascolta, Dio prova a stimolarlo attraverso la vista… la testimonianza plastica di Ezechiele dovrà catturare l’attenzione e indurre ad una conversione. Non è detto che avverrà, ma il Profeta non può chiamarsi fuori da questa missione! Potrà apparire stolto, matto, ma il suo gesto profetico si rivelerà in tutta la sua verità al momento opportuno! Spesso siamo invitati da cristiani ad essere testimoni: i gesti che siamo chiamati a compiere non sono allineati con il sentire del mondo! Anzi: appaiono come gesti di debolezza e di arrendevolezza! Proviamo a pensare, in modo particolare, proprio al gesto di “perdonare fino a settanta volte sette“: non è forse una follia? Chi considererebbe profetico e lungimirante una persona che a fronte di molteplici torti subiti continua a perdonare? Non diremmo: “è ora che si faccia valere!”… Buona giornata