Nella professione di fede affermiamo: “Credo in Gesù che fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto”. Fa specie che ci sia chiesto di credere in qualcosa che attiene ad un dato storico consolidato. Significa che dietro a questo dato c’è dell’altro. La storia è narrazione dell’opera di Dio. In Gesù si mostra la scelta precisa di Dio attraverso la quale rivelarsi all’uomo: anzitutto un Dio annoverato tra gli empi, tra gli ultimi… e poi un Dio amante dell’uomo fino alla morte! È così che la morte in croce di Gesù non deve essere considerata in chiave emotiva ma in chiave di fede: oggi non è il giorno della tristezza, della mestizia, perché una persona buona è stata ingiustamente tolta di mezzo! Oggi è il giorno della contemplazione e meraviglia per un Dio che scardina radicalmente la modalità attraverso la quale l’uomo sempre l’ha rappresentato! È il giorno della lode, del ringraziamento, della conversione… Oggi Gesù è innalzato grandemente! Non c’è trono più azzeccato che la croce per rivelare il totalmente altro di Dio! Non ci vergogniamo di un Dio così! Siamo onorati: lo annunciamo e lo proclamiamo Signore! Chiediamo di essere capaci di fare lo stesso… Buona giornata