Ricevuto da Dio il consenso a eseguire il mandato del popolo a trovare un re, Samuele fa la cosa più scontata del mondo: sceglie l’uomo più bello e forte d’Israele: «non c’era nessuno più bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla spalla in su chiunque altro del popolo». Il criterio umano nel definire chi debba comandare si declina dentro i caratteri dell’esteriorità: l’uomo guarda l’apparenza, solo Dio guarda il cuore! Così, il primo re d’Israele diventa Saul: secondo l’etichetta del mondo, possiede tutti i crismi per svolgere adeguatamente questo compito! Vedremo più avanti come le apparenze non saranno la sostanza… ma questo fa parte dell’umano, si sa. Ciò su cui vorrei soffermare la mia attenzione è il gesto con il quale Samuele sancisce l’elezione regale: «Di buon mattino, al sorgere dell’aurora, Samuèle prese l’ampolla dell’olio e la versò sulla testa di Saul». Voi sapete come nel sacramento del Battesimo e, poi, in quello della Cresima venga unto il capo del candidato: ecco, ha proprio la valenza di questa elezione regale! Il Battesimo ci fa Re! Della regalità di Cristo, ovviamente: siamo resi capaci di esercitare la regalità nel servizio, nel dono di noi stessi! Che onore grande ci è dato: il regno di Dio è un regno dove tutti regnano! Nessuno sta sopra o sta sotto: tutti sono riconosciuti nella loro dignità filiale! Buona giornata
p.s. Una preghiera per Rosangela che torna al Padre in forza della regalità di Cristo che ha dato la sua vita per noi
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