Ieri abbiamo celebrato un rito suggestivo: il rito del discepolato che ha coinvolto un gruppo di bambini di 8/9 anni. Si tratta della disponibilità a mettersi seriamente alla sequela di Gesù per poter entrare più profondamente in comunione con Lui e arrivare a concludere, fra qualche anno, l’iniziazione per vivere poi l’ordinarietà della vita cristiana. Come sempre i bambini sono entusiasti di vivere questi passaggi e alle domande di impegno rispondono con convinzione il loro sì… poi, però, l’entusiasmo si affievolisce e Gesù riamane una comparsa e non certo un fedele compagno di viaggio! Questo è un serio problema: perché si pensa di avere conoscenza di Gesù solo perché si sono ricevuti tutti i sacramenti dell’iniziazione… ma è una pia illusione! …che non salva e non porta alcuna gioia! Soprattutto non permette una capacità di decodifica della presenza di Gesù nella vita di tutti i giorni… Gesù lo si può riconoscere solo se si vive una familiarità con Lui… se la sua Parola diventa l’oggetto costante del nostro interesse e del nostro ascolto! Dice il Libro dell’Apocalisse: i discepoli «sono coloro che seguono l’Agnello dovunque vada». Stare con Gesù sempre: deve essere l’obiettivo di tutti… non solo dei nostri piccoli! Buona giornata