Mi trovo spessissimo a dialogare sulla fede con diverse persone che accosto. Trovo molta approssimazione nella conoscenza dell’argomento… eppure tanta saccenteria! Quasi il convincimento di aver evaso la questione da non aver più nulla da rivedere!  È un paradosso, questo, in una società così scolarizzata come la nostra! Di per sé, proprio a partire da una prospettiva sperimentale, sarebbe doveroso ritenere l’ambito della conoscenza – e quindi della fede – sempre aperto… invece trovo menti e cuori chiusi! Ermeticamente! Con poca capacità di pensare, riflettere, contemplare, stupirsi… Mi chiedo il perché! Che cosa ha chiuso il cuore degli uomini all’amore che viene da Dio? È una assurdità chiudere i ponti con Colui che ci dona la vita… La mia risposta è sempre al stessa: ci siamo chiusi su noi stessi, in un individualismo esagerato, che più si accorge di ciò che sta al di fuori se non a partire dal proprio bisogno… Il Vangelo di oggi riporta un’espressione di Gesù assolutamente eloquente: «Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore». Ebbene sì: se il nostro tesoro è il nostro io, l’Altro non potrà che venire in seconda… terza…quarta battuta… Qual è il tesoro che stiamo custodendo? Non buttiamo via la vita nel custodire della bigiotteria… Buona giornata