Non è insolito sentire gente piuttosto avversa alle pagine dell’Antico Testamento, giudicato spesso truce e violento. Occorre riabilitare la ricchezza storica della salvezza: Dio ci salva dentro un percorso che ha a che fare con il tempo! Ancora oggi ci sta salvando e, come ogni epoca ha il suo compito, pure il nostro tempo è una Parola di salvezza che Dio pronuncia. Siamo al top? Assolutamente no… ma già in questo momento storico ci sono scintille di paradiso come c’erano ai tempi del patriarchi e dei profeti! L’arguzia che è richiesta al credente è quella di cogliere il filo rosso di quest’opera cogliendo i segni del passaggio di Dio, seppure dentro condizioni oggettivamente dure e raccapriccianti! Ad esempio, la pagina di Geremia che oggi leggiamo nella liturgia è antesignana del messaggio di misericordia tanto caro a Gesù: «Come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa d’Israele». Dio non butta via niente dell’uomo! Può essere che l’umanità devii dalla verità: Dio non reagisce con la vendetta e con una punizione ma con una nuova creazione! Prende l’umanità corrotta e la rimodella secondo il suo cuore! Il peccato non può nulla contro l’opera riparatrice di Dio! Qui sta la nostra salvezza… Buona giornata