A Natale si insiste molto sul fatto dell’incarnazione: Dio in Gesù si è fatto veramente uomo, ha assunto la nostra carne nascendo dal grembo della Vergine Maria. Gesù è autenticamente uomo, identicamente a noi: mangia, dorme, parla, impara, ama, come noi… Cosa significa, allora, ciò che sentiamo proclamare oggi nel Vangelo: «voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo». Com’è questa storia? Gesù se è davvero uomo non può appartenere ad un mondo diverso dal nostro! Altrimenti dovremo ipotizzare che si è incarnato solo apparentemente… Credo che Gesù voglia dire più o meno così: “voi siete di questo mondo e ragionate da individui, senza riferirvi a Dio. Io non sono di questo mondo perché il mio modo di essere fa appello costantemente a Dio Padre! Viviamo nello stesso mondo ma con scenari totalmente differenti! Non ci deve stupire quando la gente ci giudica fuori dal mondo, retrogradi, scollegati… Effettivamente, nel momento in cui il nostro modo di essere si riferisce alla Parola di Gesù è inevitabile che si distingua radicalmente dal modo di essere autoreferenziale dell’uomo senza Dio! Una esagerata equiparazione al mondo deve farci accendere la lampadina della veridicità del nostro riferimento a Cristo: “Se hanno odiato me, odieranno anche voi!“… Chi ha orecchi per intendere… intenda! Buona giornata