Quante volte ci diciamo che dobbiamo testimoniare la nostra fede! Qual è la prima idea che ci viene sentendo questa esortazione? Immagino dare il buon esempio, comportarsi bene, pregare senza vergogna, non nascondere la professione della fede… in modo tale che chi vede possa dire quanto siamo bravi e coerenti. Bene: non sono cose sbagliate, ci mancherebbe, ma forse occorre tentare di coordinarle con un’altra esigenza della testimonianza che Gesù raccomanda: quando preghi, quando digiuni, quando fai l’elemosina, fallo in modo tale che la tua preoccupazione non sia l’essere visto, ma compiere l’opera del Padre alla maniera del Figlio! Gesù diceva parole e compiva miracoli apertamente ma, nella maggior parte delle volte, lo faceva in disparte, quando non si correva il rischio di equivocare sulla sua condizione divina! Cosa aveva come interesse prioritario Gesù nel suo agire? Certamente il compiere la volontà del Padre! Non essere visto dal Padre eh… perchè, altrimenti, alla fine, lo scopo è sempre quello dell’ammirazione! Ciò che non deve mai preoccupare è che ciò che facciamo nell’amore vada perduto: «il Padre tuo, che vede nel segreto ti ricompenserà». Se ci pensiamo, in sintesi, la testimonianza a chi dobbiamo darla prioritariamente? A noi stessi! A noi serve essere testimoni: solo così abbiamo la vita! Buona giornata