Ho amici che sostengono sia difficile, per chi nasce in un contesto famigliare o sociale religioso. fare reale esperienza di salvezza. C’è del vero! Anche perché, se la nostra fede si fonda sulla Pasqua, è impossibile all’uomo risorgere se prima non ha sperimentato la morte… Chi è stato educato a considerare la fede una pratica rituale assidua farà fatica a riconoscere il potere dirompente del Vangelo dentro una vita piatta e ordinaria! Personalmente confesso di essere stato educato dai miei genitori – che ringrazio di vero cuore – alla nuda e cruda pratica della religione cattolica, con i suoi precetti e le sue devozioni… fuori dubbio che la fede l’ho sperimentata solo successivamente, a fronte di fatiche e fallimenti personali! La pratica della religione non mi ha occluso il passaggio alla fede ma, nel mio caso, l’ha preparato… Solo quando si sperimenta il buio della notte si gioisce di fronte alla luce dell’alba! Altrimenti è routine… San Paolo racconta un’esperienza un po’ diversa: «prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia  e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato». Chi ha fatto il passaggio, chi ha fatto Pasqua, non può non raccontarlo con gioia straripante… Buona giornata