«Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». Nessuno! Neanche noi… se noi conosciamo il Padre è solo perché il Figlio ha voluto rivelarcelo! È bene che ci si renda conto che non è possibile esprimere delle idee su Dio se non quelle che la rivelazione del Figlio ci ha offerto! Dire a Dio “Padre” significa partecipare dell’intimità di Gesù… è il suo Spirito che, effuso in noi, ci coinvolge nella sua stessa dinamica filiale! Cioè: se diciamo a Dio “Padre” lo facciamo nello Spirito di Cristo: noi non avremmo alcuna possibilità di immaginarci Dio come nostro padre! Paolo VI giustamente scriveva: “Cristo ci è necessario…”! Assolutamente sì! È l’unica possibilità per dare a Dio un contorno preciso e non una soggettiva interpretazione! Non c’è religione che possa vantare una assolutezza di questo genere! Occorre assolutamente reinvestire energie e risorse per partecipare il più possibile il capitale teologico che il Vangelo ci ha fatto conoscere… c’è ancora troppa approssimazione nella fede dei battezzati… spesso i battezzati sono assimilabili ai credenti di altre religioni! Questo lascia a bocca aperta… Non si tratta di marcare a tutti i costi una differenza ma laddove c’è, però segnalarla è fondamentale. Buona giornata