«Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo». Come Gesù, pieni dello Spirito santo ricevuto nel battesimo, viviamo la nostra vita sotto l’attacco permanente del maligno! Nel tempo liturgico della quaresima non si fa altro che riconoscerlo e allenarsi per opporvi una tenace resistenza.
Quante volte ci troviamo a sfamare i nostri bisogni senza tenere in minima considerazione i fratelli? Pur di essere saziati noi affamiamo gli altri, con ogni strumento, convenzionale o non… Ma siamo davvero contenti? Gesù ci aiuta a ricordare che il vero bisogno della nostra vita è la Parola di Dio, questa dobbiamo ascoltare!
Quante volte ci prostriamo davanti agli idoli del potere, dell’avere, del piacere, immaginando che una volta ottenuti con tutto l’impegno e la determinazione del caso si possa essere felici… e poi la disillusione più cruda. Niente di ciò che è mondano vale la nostra sottomissione: solo davanti a Dio è giusto prostrarsi!
Quante volte mettiamo in dubbio di essere davvero amati da Dio! Recriminiamo di essere abbandonati a noi stessi! Chiediamo segni e attestazioni ben definite pena la nostra abiura e il nostro disinteresse… e non ci accorgiamo che ogni giorno è intriso dell’opera amorevole di Dio nei nostri confronti! Non si tenta il Signore…
Siamo sotto assedio ogni giorno, non solo in quaresima! Occorre mettere a fuoco in quali direzioni siamo messi più a dura prova e, in forza dello Spirito, provare a sferrare i nostri attacchi per poter entrare nella pienezza della Pasqua che il Signore ha inaugurato. Sarà così possibile raccontare, come attesta il Libro del Deuteronomio, le grandi cose che il Signore ha fatto anche nella nostra vita! Una Pasqua vera, non semplicemente rituale…