Qualcuno sostiene che credere sia ritenere vero aprioristicamente ciò che non si vede. Detta così mi da più il senso di creduloneria… Gesù a Tommaso dice di mettere il dito e toccare per credere! Credere è toccare con mano qualcosa di bello e riconoscere che manifesta la forza di Dio. Credere è sperimentare nella vita che Dio mantiene un rapporto costante con noi nelle forme più svariate. Nella Scrittura leggiamo che Dio manda angeli, parla nel sonno, invia profeti, si fa uomo… i credenti sono coloro che hanno saputo leggere in queste presenze la visita di Dio! Gesù dice ai discepoli: «Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto». Chi non crede e, quindi, non sa leggere la visita di Dio inevitabilmente non coglie il manifestarsi del divino, lo ritiene assurdo, stolto, inutile… Dio continua a farsi vicino all’uomo: i santi sono visibilizzazione della cura di Dio per l’umanità! Chi ha crede riesce a cogliere l’amore di Dio di cui sono strumento e lo continuano a celebrare nella loro memoria… chi non crede apprezza magari le loro opere ma, poi, dimentica! Tutto passa… è stato bello, ma ormai è pare del passato! Non facciamoci sfuggire la visita di Dio! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Natalino, uomo di fede profonda e perseverante preghiera