«Facciamo ora l’elogio di uomini illustri, dei padri nostri nelle loro generazioni. Questi furono uomini di fede, e le loro opere giuste non sono dimenticate». Il Siracide si riferisce ai Patriarchi e ai Profeti, a uomini che hanno fatto grande Israele non per virtù personali ma per la loro fede. È molto interessante questa cosa: è evidente che la lode è per Dio che ha operato in loro, tant’è che, basta andare a vedere la vita di questi uomini e constatare di quante fragilità e manchevolezze fossero connotati! Il sapiente secondo Dio sa vedere tra le righe storte di uomini finiti l’opera prodigiosa di Dio! E, in effetti, solo ciò che viene da Dio ha il tratto dell’eternità… ciò che è invenzione dell’uomo, benchè grande, è sempre destinato a finire. Quanti grandi nomi che hanno fatto conquiste o scoperte e, alla fine, sono solo sui libri di storia come passato, senza più alcun peso sull’oggi! Al contrario, Abramo, Isacco, Giacobbe, Isaia, Geremia, Osea, Giovanni Battista, Pietro, Giovanni… Maria: come è evidente che, quanto hanno vissuto loro, è capace di illuminare e dare senso a quanto viviamo noi oggi! Il caso serio della vita ha a che fare con la nostra relazione con Dio, non con le nostre imprese! Buona giornata