Giu 19, 2022 | Don
La solennità che oggi celebriamo è così definita dal Messale: SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO. Subito noi siamo portati a pensare, correttamente, al pane e al vino irrorati dallo Spirito Santo che manifestano il Corpo e il Sangue di Gesù, ma c’è di più. Sarebbe bene che vivessimo questa memoria liturgica strettamente connessa al mistero della risurrezione: Cristo è vivo e si mostra nel Corpo e Sangue dell’umanità che forma la sua Chiesa!
L’ho detto e scritto un mare di volte e vorrei tanto che tutti lo comprendessimo: il pane e il vino sono “frutto della terra e del lavoro dell’uomo”, ossia, sono il dono di Dio unito all’opera dell’uomo… sono la sinergia del divino e dell’umano nella comune cura della vita dell’uomo. Sono espressione del dono di sé di Dio e dell’uomo e sono segni inequivocabili dell’Amore.
Portati sull’altare “diventano il Corpo e il Sangue di Cristo”: il nostro amore vissuto viene unito all’amore perfetto del sacrifico di Cristo e viene portato al Padre. Noi e Cristo siamo così uniti da diventare un solo Corpo con Lui! Il Pane e il Vino consacrati sono il Corpo e il Sangue di Cristo, Lui il Capo e noi le membra!
Quando mangiamo di quell’unico Pane ci nutriamo dell’amore di Dio e dei fratelli… e pure noi stessi siamo nutrimento per loro! Quel Pane e quel Vino non sono stati donati per stare davanti a noi ma per essere mangiati! Gesù prega il Padre perché noi diventiamo una sola cosa, come Lui è nel Padre e il Padre è Lui!
L’Eucaristia che ogni domenica celebriamo è un fatto dinamico che continuamente opera la nostra santificazione, assimilandoci sempre più a Cristo, affinchè nel Pane e nel Vino ognuno di noi celebri il proprio “darsi da mangiare”, alla maniera di Cristo…
Giu 18, 2022 | Don
Il mondo corre così velocemente che ogni invenzione che viene ideata, nel momento in cui viene realizzata, è già vecchia! Tutto il mondo della scienza e della tecnica è proteso al futuro per cercare soluzioni sempre più ottimali all’uomo ma il presente che viviamo sembra perdere ogni rilevanza… l’importante è ciò che ci aspetta non quello che si vive ora! Gesù ci aveva visto lungo e lo leggiamo nel Vangelo di oggi: «Non preoccupatevi del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena». Quanto è prezioso il tempo! Cosa ci affanniamo a fare per ciò che sarà se non ci è dato saperlo esattamente? Davvero il maligno si diverte a farci buttare via la vita per i sogni… e lo fa ingolosendoci con il guadagno! Alla fine, che anima la ricerca non è tanto il benessere dell’uomo – sebbene lo si giustifichi così – quanto l’arricchimento personale! Non c’è niente di più illusorio della sicurezza che viene dalla ricchezza… gli affetti, le relazioni, l’amore devono essere posti sempre davanti a tutto e a tutti! Che cosa ci deve rasserenare: che noi siamo sempre nel pensiero di Dio e di noi si occupa notte e giorno, senza cessare! Buona giornata
p.s. Una preghiera per Gianfranco e Nidia che oggi compiono il loro cammino di vita
Giu 17, 2022 | Don
Che cosa celebrano i cristiani nel rito funebre? Celebrano forse la morte? Sarebbero dei necrofili inaccettabili… No! Celebrano la vita, ossia l’incontro di un figlio con il Padre! Il funerale dovrebbe essere sempre una festa! E, invece, cosa accade? Che si tiene un profilo dimesso, che i canti sono quelli da funerale – appunto -, che tutti piangono e fanno il volto triste… Tutto sembra finito! Concludendosi la possibilità di mangiare e bere è come se la vita non fosse più, senza ragione e senza senso! Tristissima questa cosa! Prezioso è il versetto del Vangelo di Matteo che oggi leggiamo: «accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore». Gesù esorta a non perdere tempo in progetti che non hanno futuro: i beni sono tutti destinati a fallire! Occorre custodire il cuore nelle cose che riguardano Dio: lì c’è un tesoro infinito che non finisce mai! Nella morte andiamo a fruire di tutto il bene che abbiamo fatto… dobbiamo ricordarcelo per bene: tutto il bene ritorna! Per questo vale sempre la pena fare il bene, anche quando ci sembra inutile! Buona giornata
p.s. Una preghiera per Angelo che possa incontrare Gesù risorto
Giu 16, 2022 | Don
Ne parlo spesso perchè ce l’ho nel cuore, come amico e compagno di seminario: don Roberto Malgesini… Prima che la Chiesa si pronunci e ne dichiari le virtù eroiche, nel mio piccolo, non posso che testimoniare la sua profonda immedesimazione in Cristo: era proprio imbevuto della sostanza del Vangelo! Mi ha colpito molto la scelta dei famigliari di non costituirsi parte civile contro il suo omicida: la motivazione è perchè “don Roberto, se avesse potuto parlare, avrebbe certamente chiesto di perdonarlo perchè era solo un disperato”… Leggiamo oggi la pagina del Vangelo dove Gesù insegna ai suoi discepoli come pregare: alla fine, pone come condizione per una preghiera autentica, la misericordia: «Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi». Don Roberto era un contemplativo: ogni mattina trascorreva almeno un’ora in preghiera in Chiesa… aveva imparato molto bene che l’Amico con cui dialogava non aveva bisogno della sua devozione ma della sua testimonianza di perdono! Chi non arriva a prender coscienza che il Signore ci chiede di amare e di perdonare senza se e sena ma è certamente un cattivo pregatore! Preghiera e perdono sono due dimensioni che vanno a braccetto o non esistono! Buona giornata
Giu 15, 2022 | Don
Tutti noi abbiamo un io manifesto e un io nascosto, un io che facciamo vedere e un io che teniamo segreto. Generalmente ci occupiamo maggiormente dell’io manifesto in modo tale da custodire la nostra buona fama, affinchè la gente ci stimi e ci apprezzi… poi, nel segreto, abbiamo tutta una serie di negatività che preferiamo mantenere all’oscuro, sperando che nessuno le scopra… Qual è il problema? Il problema è che Gesù ci mette in guardia e ci ricorda: «il Padre tuo vede nel segreto». Intendiamoci: non è un guardone, una sorta di grande fratello che scruta l’intimità per buttarla ai quattro venti… Il Padre guarda nel segreto, nel senso che è attento alla nostra verità più intima! È il custode somma della nostra libertà, della nostra trasparenza! Essere qualcuno che non si è, è un opera faticosissima, che prima o poi fa esplodere! Occorre aver cura del nostro segreto come priorità assoluta, non della nostra esteriorità… meglio essere un po’ zoppicanti ma autentici che essere perfetti e inautentici! Alla fine, che conta nel bilancio finale della vita, è il nostro cuore… è quello che Dio considera! Conta se abbiamo un cuore che ama non che la facciamo franca davanti agli uomini! Buona giornata
Giu 14, 2022 | Don
«Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Uno legge questa Parola e gli viene il panico… come è possibile ad un uomo essere perfetto come Dio? Sembra una richiesta completamente fuori dalla portata di un essere che, appunto, per definizione, è qualificato come “mortale”! Davvero crediamo che Gesù ci chieda qualcosa di cui noi non possiamo portarne il peso? Impossibile! Qual è l’equivoco? È il nostro concetto di perfezione… per noi la perfezione è l’ideale, cioè l’immagine che ci siamo fatti di Dio: l’Essere, appunto, perfettissimo, onnipotente, onnisciente, infinito, eterno… talmente altro dall’uomo da renderlo totalmente estraneo dall’uomo! Eppure, Dio che cosa ha fatto, secondo la rivelazione cristiana? Si è incarnato, si è fatto uomo… la perfezione si declina dentro la nostra imperfezione! Anche l’uomo può essere perfetto dentro il suo limite, dentro la sua carne! Facendo che cosa? Gesù lo spiega molto bene: «amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli». Ecco la perfezione: l’amore per i nemici, l’amore per chi non è amabile! E non ditemi che è impossibile! Quanti martiri ce lo hanno mostrato nella loro povera umanità… Sì: la perfezione evangelica è possibile! Quella mondana no… Buona giornata
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