«Disse Simon Pietro: “Io vado a pescare”» . Come sempre, Pietro prende l’iniziativa, si butta. Lo sappiamo: è un istintivo. Ha una gran buona volontà, assolutamente apprezzabile. È pure un discreto leader: i discepoli lo seguono e gli dicono: «Veniamo anche noi con te» . Gesù, quando li aveva chiamati promise loro: «Vi farò pescatori di uomini» . Dopo la morte ingloriosa del maestro, presi dallo sconforto, forse misero da parte questa missione e si dedicarono nuovamente al loro mestiere originario… L’esperienza che fanno è di un totale fallimento! Non sanno “pescare uomini” ma non sanno neppure più pescare pesci… La determinazione che avevano non bastava più a nulla! A Pietro e ai suoi compagni mancava il sostegno della Grazia: senza Gesù non riuscivano a combinare nulla di buono! Gesù non poteva essere considerato un semplice Rabbì che aveva insegnato qualcosa che a loro volta avrebbero tranquillamente potuto portare avanti autonomamente! Gesù è il Signore! Gesù è la loro forza! È lui che fa! È così che Pietro e compagni, sperimentata la propria inadeguatezza, si sentono dire da Gesù: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete» . È necessario sperimentare il fallimento per rimettersi nell’ottica dell’ascolto e dell’obbedienza! Chi ha riconosciuto Gesù vivo è chi è passato dalla morte alla vita! Chi, invece, si è tenuto a galla con le proprie forze ed è sopravvissuto, avrà costantemente la presunzione di cavarsela da solo… ma quella vita non è la vita dell’uomo nuovo! È l’uomo vecchio che si trascina fino allo sfinimento per morire miseramente nella più estrema solitudine…
«Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce» : ecco la salvezza! Gesù che dà da mangiare e sazia! Si preoccupa Lui di dare la vita a coloro che sono il suo corpo… Buona domenica