Apr 12, 2022 | Don
Gesù è entrato trionfalmente in Gerusalemme. Le folle gridavano “Osanna al figlio di David”, cioè “Salvaci Messia inviato da Dio”! La sua fama era grande: tutti erano al corrente delle sue straordinarie facoltà taumaturgiche così come erano affascinati dalla sua autorità nello spiegare le cose di Dio. Chi più di Lui poteva essere all’altezza per un intervento salvifico, risolutore di tutti i problemi del popolo d’Israele? Chissà che cosa pensasse nel suo cuore di Gesù mentre tutti lo acclamavano… magari avrà tentato pure di spiegare che la sua missione non era come loro la immaginavano… ma, si sa, quando la folla si scatena sia nell’entusiasmo come nella frustrazione non c’è più ragione che tenga! Presto Gesù avrà colto l’ostilità dell’elitè religiosa… non fa nulla per difendersi o per spiegare le cose come stanno… Gesù non compie un suo progetto personale ma quello del Padre: pertanto si occupa di fare quello che ha sempre fatto! Sta con i suoi discepoli, va al tempio, si intrattiene con la gente, ma tutto nella più assoluta ordinarietà! Presto dovrà prendere atto, come dice Isaia del servo di JHWH: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio». Fare la volontà di Dio senza forzare da una parte o dall’altra… bello… Buona giornata
Apr 11, 2022 | Don
Per me che scrivo e per te che leggi, questa settimana è qualcosa di straordinario! Apparentemente non cambia nulla, eppure si ribalta il mondo… Ma tutto avviene nella più assoluta discrezione, proprio come è nello stile di Dio: «Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce». Dio ama proporsi con delicatezza affinchè solo chi lo desidera lo possa incontrare. Se si sta muovendo il nostro cuore è una grazia grande perchè siamo nelle condizioni di vivere momenti di senso inimmaginabili! Ci offre un esempio di accoglienza e di disposizione attiva, la sorella di Marta, Maria: «prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo». Per godere appieno di Gesù sono necessari l’abbondanza e lo spreco: non si può vivere la liturgia centellinando il tempo! In questi giorni occorre immergerci nel mistero di Gesù: il profumo che ci avvolgerà sarà un bene per tutto il mondo! Non è mai sprecato il tempo della preghiera… molti sono i Giuda che la spacciano come inutile rispetto ad altre urgenze… Il profumo della nostra preghiera ci è restituito come fragranza di una vita veramente esplosiva! Buona giornata
Apr 10, 2022 | Don
Entriamo nella Santa Settimana. Santa significa “altra” rispetto a tutte le altre settimane dell’anno. Non la si può vivere senza darle il giusto peso. È vero: il tempo cronologico ha la stessa scansione degli altri giorni ma ciò che avviene è speciale.
Il giorno in cui uno trova l’amore è cronologicamente uguale agli altri giorni ma esistenzialmente è un giorno assolutamente unico. La moglie si rammarica se il marito non si ricorda l’anniversario di matrimonio: celebrarlo significa riconoscerne la grazia, il dono, la pienezza della vita! Ecco: per chi ha sperimentato nella fede l’amore misericordioso del Cristo non può trascorrere questi giorni come se fossero indifferenti… se uno rimane indifferente forse non ha incontrato seriamente il Signore!
Per questo la domenica che inaugura la Settimana Santa inizia con il rito della processione dove tutti i fedeli tengono fra le mani dei rami d’ulivo con i quali, imitando le folle degli ebrei, inneggiano al Messia: è il desiderio di dire a tutti i prodigi che Gesù ha fatto nella nostra vita perché tutti riconoscano che davvero Lui è il Figlio di Dio!
Molti rimarranno indifferenti, molti riterranno il rito un semplice fatto folcloristico, molti ne saranno infastiditi… ma non ci deve scoraggiare! Piuttosto, noi ci dovremo chiedere quanto serio sia il nostro atteggiamento interiore, quanto grande la nostra riconoscenza, quanto autentica la nostra gratitudine…
«Alcuni farisei tra la folla gli dissero: “Maestro, rimprovera i tuoi discepoli”. Ma egli rispose: “Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre”». Tutti i cristiani nel mondo che inneggiano al Messia che entra in Gerusalemme sono il compimento di questa profezia: felici di esserne parte!
Apr 9, 2022 | Don
Che cosa vuole un padre che ha tanti figli? Qual è il suo desiderio più grande? Qual è la condizione che lo rende davvero felice? Io credo, fuori dubbio, che i figli si sentano fratelli e vadano d’accordo fra di loro! L’unità e la comunione della famiglia è segno di una educazione ben riuscita, compiuta secondo il bene, il vero e il bello della vita! Quanti padri trovo che mi esprimono la loro sconsolazione nel vedere i figli farsi la guerra, dividersi, osteggiarsi… Ecco: non è difficile capire che cosa ci sia nel cuore di Dio Padre nel guardare alla famiglia umana: la speranza in una pacificazione tra uomini, in un abbattimento di tutti i muri che dividono, in una fraternità che si realizza nella gioia… Per raggiungere questo scopo, Dio Padre non si accontenta di auspicare e augurarsi il bene, ma si adopera fattivamente per provocarlo, per avviarlo! Gesù è il Figlio amato che conosce bene il cuore del Padre e che viene mandato nel mondo per rivelare agli uomini questo desiderio del Padre! È il Sommo sacerdote Caifa che lo intuisce per primo: «Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi». Ci apprestiamo a vivere l’evento della morte e risurrezione di Gesù: siamo tutti convocati per ritrovarci e riconoscere che davvero siamo tutti fratelli… e fare la pace! Buona giornata
Apr 8, 2022 | Don
Chiunque si ponga al servizio del Signore si trova, prima o poi, a fare i conti con un contradditorio che mette in crisi. Uno potrebbe dire: anche uno che agisce in nome proprio si scontra con chi la pensa diversamente da lui! Ma c’è una diversità sostanziale: la propria posizione corrisponde al proprio io e per il proprio io si è disposti a tutto. Chi è al servizio del Signore si trova a combattere non solo con il contraddittorio esterno ma anche con quello interno! Nel momento in cui il servizio ti chiede di perdere te stesso è davvero dura… perchè la natura ha in sè l’istinto alla conservazione! Il profeta Geremia è emblematico in questo senso: «Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta: “Forse si lascerà trarre in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta”». A fronte di questa opposizione vorrebbe scappare! Si lamenta con il Signore per averlo chiamato! Va in crisi con se stesso… Alla fine riconosce di essere sostenuto e di non essere solo, e in questo trova la sua forza e la sua determinazione: «Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori vacilleranno e non potranno prevalere». Come non vedere la lotta che tutti noi siamo chiamati a fare nella prossima pasqua… Buona giornata
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